Quadro giuridico amministrativo

In Italia, come in quasi tutti i Paesi del mondo, petrolio e gas non appartengono ai proprietari dei terreni sotto cui vi sono i giacimenti, ma al patrimonio indisponibile dello Stato (art. 826 c.c.).

Il diritto minerario italiano deriva dal R.D. 1443/27 ed i suoi principi sono ad oggi sostanzialmente inalterati.

Con la legge costituzionale n. 3 del 2001, che ha introdotto modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione ed in particolare con l'art. 117, la materia dell'energia, e quindi anche l'upstream petrolifero, è assegnata alla legislazione concorrente Stato-Regione.

Il decreto legislativo 112/98, come modificato dal decreto legislativo 443/99, ha previsto che lo Stato eserciti le funzioni amministrative relative alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in terraferma, comprese quelle di polizia mineraria, d'intesa con la regione interessata.

La successiva legge 239/2004, di riordino del settore energetico per quanto riguarda il conferimento dei titoli, ha ribadito lo status giuridico di concessione per la ricerca e la coltivazione idrocarburi, nonché la pubblica utilità degli impianti necessari, ed ha definito un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni statali, regionali e locali interessate.

La procedura di valutazione d'impatto ambientale, parte integrante e condizione necessaria del procedimento autorizzativo, resta un procedimento separato gestito dal Ministero dell'Ambiente o dagli uffici ambientali delle Regioni.

La legge 239/2004 stabilisce inoltre, al di là delle royalties, la possibilità per la regione e gli enti locali interessati di definire accordi con i titolari di concessioni di coltivazione, per contributi compensativi per il mancato uso alternativo del territorio.

Per quanto concerne la sicurezza del lavoro (regolata da norme generali e specifiche per il settore estrattivo) ed il rispetto dei programmi di lavoro approvati, le attività di upstream sono sottoposte alla sorveglianza degli uffici minerari del Ministero dello Sviluppo Economico (U.N.M.I.G) competenti per area geografica.